Costruzione della dima
Per costruire l'X-Box è sufficiente
una sola dima rettangolare ricavabile da un foglio di cartoncino
Bristol 50 x 70 cm (vedi fig. 6).I rettangolini bianchi lunghi 10 mm
sono incisioni (ovviamente presenti in tutti i quattro spigoli della
dima) fatte con il taglierino: serviranno per segnare sullo spynnaker
(con la matita, attraverso la dima) i punti che delimitano la
superficie netta (450x600 mm) e le semiguaine laterali(12,5 mm); il
perimetro esterno della dima delimita gli orli (superiore e inferiore)
e le parti laterali, esterne alle semiguaine, che verranno sovrapposte
in fase di cucitura (vedi dettagli in fig. 8). Collegando tutti i punti
(trattini), e gli spigoli esterni, si riproduce, di fatto, il disegno
della dima sullo spy.
Costruzione della vela
Dopo aver deciso come realizzare l'aquilone (si
può fare un aquilone monocromatico o a facce di colore diverso):
1) Tagliare i 16
pezzi di rettangolari che abbiamo disegnato sullo spy con a dima di fig.6;
2) Realizzare due teli, composto ognuno da 8 pezzi rettangolari, unendo tra loro
le semiguaine ed ottenendo così delle guaine longitudinali avendo diametro
25/3,14= 8 mm. circa, sufficienti per alloggiare i longheroni di 6 mm. di
diametro (se si intende realizzare un aquilone con struttura diversa adeguare la
larghezza delle semiguaine alle nove misure). Se i teli sono stati cuciti
correttamente dovrebbero essere lunghi 3810 mm. ed alti 610 mm. ognuno.
3) Cucire gli orli dei due teli, separatamente.
4) Prima di cucire le guaine longitudinali inserire all'interno delle
stesse le fettucce di fig. 1, cioè fettucce di spy ripiegate a formare
un'asola nella quale passerà l'elastico tubolare da agganciare alla
stecca (per tendere la velatura), come si vede in fig. 9 e nei DETTAGLI
B,E,F.
Attenzione!... nelle tre guaine dove passano i longheroni più
lunghi, nella parte centrale dell'aquilone, NON vanno messe le fettucce
RIPIEGATE, ma quelle DRITTE di fig. 3, perché servono soltanto per
unire il telo anteriore con quello posteriore (DETTAGLI G,D).
5) Si nota, in fig. 8, che le guaine centrali, a differenza di tutte le
altre, sono all'esterno delle celle romboidali, per cui le traverse più
lunghe passano dall'esterno all'interno della velatura attraverso dei
fori rinforzati con spynnaker adesivo (fig. 7), come si vede nella
VISTA DALL'ALTO e nei DETTAGLI C e D. Io ho praticato questi fori dopo
aver cucito le guaine, ma forse è più semplice farlo prima.
6) Cucite tutte le guaine (fig. 8) bisogna tagliarne un pezzo di 4 cm
vicino alle estremità (vedi fig. 9 e DETTAGLI B,F,G); in quel punto la
pressione della traversa sulla vela è sopportata soltanto dalla
cucitura longitudinale della guaina, quindi è bene rinforzare la zona
con una pezza di spy (cucito o soltanto incollato).Per evitare
ulteriore pressione sulla velatura bisogna arrotondare l'estremità del
tubicino di plastica rigida di fig. 2 (in mancanza del tubo RILSAN va
bene anche il PVC) che alloggia la traversa (DETTAGLI F,B,G).Per questa
operazione ho utilizzato una piccola mola smerigliatrice da banco, ma
per il PVC vanno bene anche le forbici.
7) Dopo aver cucito gli orli, le guaine e dopo aver unito i due teli
cucendo le fettucce di spy dritte sulle tre guaine centrali, bisogna
"chiudere" i due teli cucendo le estremità di ognuno all'interno della
guaina centrale (vedi fig 8). Da queste estremità possiamo anche
togliere (tagliar via) le semiguaine di 12,5 mm (vedi fig.6) e lasciare
soltanto i 5 mm che vengono sovrapposti per la cucitura.
In conclusione
Non resta che infilare le stecche nelle
guaine facendole passare attraverso due (o quattro) tubicini forati
(fig. 2 e fig. 5) che ci eravamo preparati in precedenza, agganciare
gli elastici alle stecche e inserire le traverse.
Per
dare più robustezza all'aquilone bloccare le traverse al centro con un
tubicino di PVC morbido tagliato e sagomato come in fig. 4; il
risultato dovrebbe essere quello visibile nel Dettaglio A.
Per
bloccare l'aquilone nella sua forma ad X sono indispensabili i TIRANTI
visibili nella VISTA DI FRONTE, nella VISTA PROSPETTICA e nei DETTAGLI
F,B.
Sul longherone centrale, per alloggiare le traverse lunghe,
ho messo quattro tubicini di Pvc morbido forati al centro (fig. 5 e
DETTAGLI C,D), ma si potrebbero usare anche otto tubicini di plastica
rigida (fig.2), in coppia, uno volto verso la cella di sinistra,
l'altro verso la cella di destra.
Per quanto riguarda le BRIGLIE è bene far passare il filo attraverso le
asole delle guaine (dove passa anche l'elastico) prima di legarlo sulla
testa del longherone. Non si è obbligati a rispettare tassativamente la
lunghezza delle briglie, perché, in effetti, è come se l'aquilone fosse
attaccato con un solo filo sul longherone centrale: le due briglie
laterali servono solo per una maggiore stabilità longitudinale. A
proposito di stabilità, può succedere, a seguito di qualche raffica o
cambio di direzione del vento, che l'X-Box si rovesci ed inizi a volare
"a pancia in sù": niente paura, continuerà a volare, forse a quota
inferiore, senza pericolo di cadere, anzi, ci si può anche divertire
nel tentare di farlo girare di nuovo manovrandolo come fosse un
COMBATTENTE INDIANO acrobatico!
Anche questo aquilone, come il NUOVO CELLULARE da cui trae ispirazione
pur essendo del tutto diverso, vola bene con vento leggero e non ha
paura del vento forte (nonostante la struttura molto leggera) proprio
perché è attaccato al filo solo nella parte anteriore, e quindi si
adegua alle diverse intensità di vento.
Ogni aquilonista ha un suo modo di lavorare, ed affronta e risolve in
modo personale i piccoli o grandi problemi di costruzione che gli si
pongono davanti. Questo descritto fin qui è il mio modo di lavorare,
molto spartano, essenziale, e sono sicuro, come è già successo per
altri aquiloni, che ci sarà qualcuno che realizzerà l'X-Box in modo
diverso e soprattutto più bello del mio; ne sarei veramente contento!
Bene, buon lavoro e buon divertimento, e non fatevi impressionare dalle
apparenze: fare l'X-Box non è difficile, ho impiegato più tempo per
preparare questo progetto che per costruire l'aquilone.
Davvero!