Il Nuovo Cellulare
Progetto di Walter Gregori (inviato dall'autore)
L’originalità di questo
aquilone sta nel fatto che si sviluppa su due diversi piani longitudinali (si può
vedere nella “vista di fianco”) e proprio per questo riesce a volare con
tutti i venti. Infatti la parte bassa dell’aquilone, quella in coda,
“pesa” e fa alzare la parte
anteriore facendo assumere all’aquilone la giusta angolazione di volo.
Il nuovo cellulare vola benissimo anche con vento forte perché,avendo le briglie solo in punta,può adeguarsi al vento stesso senza problemi.
Quella disegnata
è la forma base del Nuovo Cellulare,ma nulla impedisce di aumentare il numero
delle celle mantenendo le stesse caratteristiche di volo. Ho costruito un
aquilone con tre cubi in testa e due in coda e devo dire che è molto più bello
ed efficiente della forma base.
Se vogliamo fare l’aquilone più grande per sfruttare al meglio le stecche di
cui disponiamo è consigliabile,per rendere la struttura più robusta, bloccare
adeguatamente le intersezioni delle traverse (il modo più semplice è con i
laccetti metallici ricoperti di plastica).
Le traverse sono collegate ai longheroni longitudinali per mezzo dei soliti tubicini in P.V.C. o,meglio ancora, con tubo RILSAN,che è più rigido, opportunamente forato e smussato (arrotondato) per non danneggiare la velatura. Questo perché ho fatto tutte le guaine interne ai cubi (ad eccezione di quella che unisce le due celle superiori) ma ognuno può realizzare gli innesti traverse-longheroni come meglio crede.
Non dobbiamo dimenticare,infine,di collegare i punti P1 ai punti P2 della velatura con tiranti o fettucce di rip-stop. Per finire: chi ha ispirazione artistica non potrà fare a meno di creare una velatura ricca di motivi e disegni di vario genere.
Buon divertimento
una recente foto di Walter scattata a Rimini (aprile 2002) con un Nuovo Cellulare a 6 celle.