Aereo acrobatico realizzato in cartene
Rielaborazione del progetto e aquilone
realizzato da Luigi Sironi (e_mail)
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Perché realizzare un
aquilone in cartene, per intenderci, il materiale con cui sono fatti i sacchetti
di plastica?
- Non
ho una macchina per cucire
- Ho
del cartene avanzato dalla realizzazione di una mongolfiera
- Ho
voglia di realizzare un aquilone “complesso”
- E
poi, perché no?
Ho utilizzato cartene da
34 g/m2
e nastro adesivo da 2,5 e 5 cm; i bordi alari, i profili (centine) dove
sono fissate le briglie e il naso, sono stati rinforzati con filo
di dacron 45 Kg di carico di rottura. Ho stimato circa 45/50 ore di
lavoro
totali per la realizzazione completa (disegni inclusi).
Per realizzare le dime; ho disegnato le varie parti a computer utilizzando Power
Point (Microsoft); ho utilizzato questo tool perché è di facile utilizzo e
permette la visione del disegno completo anche se esce dal foglio (se sei interessato
al file con i disegni clicca qui).
I vari pezzi sono stati
stampati su foglio A4 e li ho quindi composti incollandoli su cartoncino; gli
unici pezzi disegnati direttamente sul cartone sono state le ali.
Per accoppiare i diversi
pezzi ho adottato tecniche differenti a seconda il caso.
Accoppiamento
pannelli:
Per accoppiare i pannelli ho lasciato un margine di 1 cm su uno di questi; ho
incollato con il PRITT tale margine e lo ho rivoltato sul secondo pannello;
Rinforzare il tutto con nastro adesivo. L’utilità della colla è limitata al
fatto di permettere una comoda unione dei pannelli con il nastro adesivo
Accoppiamento
vertice aletta e vertice aletta con centina:
Questo è stato il vero
scoglio da superare; devo dire con tutta sincerità che dopo la prima prova
avevo deciso di lasciare perdere il tutto e di realizzare un NASA: più semplice
negli accoppiamenti delle varie parti ma quante briglie!
Per fortuna la ragione
ha prevalso ed ho continuato.
La realizzazione del
vertice non ha dato particolari problemi; ho sovrapposto i due pezzi incollando
i due bordi, ho rivoltato il tutto ed ho unito il tutto con nastro adesivo.
Per unire tale vertice
con la prima centina ho dovuto ritagliare il bordo che avevo lasciato alla base
del vertice stesso, sovrapporre il vertice alla centina ed attaccare con il
nastro i due.
Rinforzo bordi
alari e naso:
Come detto
precedentemente, i bordi alari ed il naso sono stati rinforzati con filo di
dacron; la procedura è illustrata nelle figure seguenti.
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Accoppiamento
centine ala/aletta:
L’accoppiamento di
tali parti è il più delicato in quanto bisogna garantire la curvatura del
profilo; anche in questo caso la colla ci viene in aiuto. Le centine vanno
ritagliate con un bordo di 1 cm; tale bordo verrà incollato seguendo la linea
che avremo preventivamente disegnato sull’ala (partire sempre dalla parte
superiore dell’ala); la colla terrà il materiale fermo quel tanto che basta
per unire il tutto col nastro adesivo. In questo caso è possibile utilizzare il
nastro adesivo da ambedue i lati della centina solo sull’estradosso (o parte
superiore dell’ala); conviene unire ambedue i lati in quanto tale parte
dell’ala è sottoposta a maggior trazione.
Ho rinforzato, sempre
con nastro adesivo, il fronte e la coda dell’unione centina/pannello.
L’altro pannello,
intradosso, sarà attaccato col nastro solo dalla parte dove non è incollato il
bordo della centina (vedi figure seguenti); anche in questo caso ho rinforzato
con nastro il fronte e la coda dell’unione centina/pannello.
Nei punti dove vanno
collegate le briglie, ho rinforzato con filo di dacron.
Primo volo
La fortuna mi è venuta
in contro: avevo giusto finito di mettere insieme il tutto, che si è sollevato
un “bel vento” che mi ha permesso di provare subito la “creatura” (ho
sperato non si distruggesse alle prime folate); essendo però già le sette di
sera ed essendoci i suoceri a cena ho dovuto fare tutto di corsa.
L’aquilone si è
alzato subito in volo (il vento era veramente forte) ma ho notato che l’ala
destra, durante le manovre, tendeva a collassare: dovrò rivedere la brigliatura.
Devo dire che la
soddisfazione è grande anche se non sono ancora riuscito a metterlo a punto;
considerando la cronica scarsità di vento della mia zona (Gallarate –VA-)
continuerò al mare (giugno e luglio) la “trimmatura” dell’aquilone.
Luigi Sironi
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