Peter Lynn 3D box

Questo aquilone cellulare è senz' altro adatto alla fotografia aerea essendo molto stabile in volo, ottimo in condizioni di vento medio forte.

E' costituito da otto triangoli isosceli diagonali uniti a due a due per le basi e da quattro triangoli identici orizzontali per le ali.

La steccatura consiste in due longheroni longitudinali orizzontali , da due traverse orizzontali e da due longheroni verticali ortogonali. Nella parte inferiore, un longherone più corto unisce i vertici delle piramidi aggiungendo ulteriore stabilità alla struttura.

Per la costruzione del 3D box è meglio preparare una dima in cartone con la sagoma del triangolo rettangolo che costituisce il modulo di base, facendo attenzione ad aggiungere i bordi necessari per le cuciture e per la formazione della tasca longitudinale.

E’ consigliabile che il lato maggiore (ipotenusa), che diventerà il bordo di ciascuna ala, abbia una curvatura a formare una freccia di qualche centimetro per migliorare la tensione della vela e che la trama dello spinnaker sia parallela a questo lato per evitare grinze nella velatura.

Sono necessari 8 pezzi per le ali e 16 per il corpo dell’ aquilone, la differenza tra i due tipi è solamente nell’ aggiunta di un ulteriore bordo di 3-4 cm sul lato minore di questi ultimi.

 


Costruzione

Dopo avere unito longitudinalmente i triangoli mediante la cucitura (1) (Sez. A-A) a formare 12 triangoli isosceli, li si possono bordare nei lati lunghi (Sez. B-B) e cucirvi i cappi di cordino (2) alle estremità.

Questa tecnica di costruzione è di semplice realizzazione oltre che avere un ottimo aspetto estetico, per i cappi è necessario scegliere un robusto cordino in nylon a calza, lo si può prima fissare con uno zig-zag molto stretto sotto le bordature di rinforzo (3) e poi sovrapporgli un rinforzo in dacron (8) con una cucitura ulteriore per maggiore sicurezza.

Si fissano poi i rinforzi (4) alle estremità e le anelle in dacron (6) su di un lato. Il rinforzo (5) ha un foro per il passaggio della stecca trasversale e va messo solamente nelle due parti superiori del corpo, posizionato in mezzo al triangolo come in figura.

A questo punto si possono assemblare i triangoli cucendoli a due a due per lo spigolo con una cucitura a zig-zag (7) e poi unendoli con le cuciture longitudinali della Sezione C-C per formare il pezzo che costituisce la metà dell’ aquilone.

Nel progetto illustrato le bordature ed i rinforzi sono disegnati per chiarezza più grandi del reale; alcuni si possono omettere per una costruzione più semplice ma, trattandosi di un aquilone destinato al vento forte, io sono comunque dell’ idea di non lesinare troppo col dacron...

Non rimane che unire le due metà con quattro cappi a bocca di lupo di cordino nei vertici dei triangoli superiori ed inferiori del corpo , altri quattro cappi infilati nelle anelle di dacron (6) terranno in posizione i due longheroni longitudinali.

Le stecche possono essere in legno di ramino , diametro 8 mm per i due longheroni longitudinali e 10 mm per il resto, oppure in vetroresina usando un tubo diamtro 10 mm spessore 1 per i primi e diamtro 12 sp. 1 per il resto. Naturalmente va bene anche il carbonio ed in questo caso userei l’ 8 mm ed il 10 mm.

E’ consigliabile aggiungere un ulteriore cappio in cordino all’estremità delle ali per potere regolare la tensione della vela ed evitare di ritrovarsi le stecche troppo corte ( a tagliare si è sempre in tempo...).

A questo proposito, si possono usare cappi di differenti lunghezze per cambiare l’ altezza dell’ aquilone ed aumentarne la portanza mantenendo le stesse stecche.

Sulla parte terminale delle traverse e dei longheroni vanno infilate le cocche per il fissaggio della velatura, nel caso del ramino si possono ottenere semplicemente praticando degli intagli rinforzati con una legatura ed un bagno nella colla da falegname.

Per fissare la traversa al longherone verticale si può preparare un cilindro in PVC o nylon con due fori ortogonali, per l’ unione dello stesso con il longherone che unisce i due vertici inferiori si possono usare giunti a T dello stesso materiale posti superiormente alle cocche terminali ed all' arrivo della velatura nel vertice inferiore.

Un cordino con una bocca di lupo su ciascuna estremità teso tra i longheroni verticali in corrispondenza dei giunti a T impedirà lo sfilaggio della stecca dai giunti.

La briglia viene fissata in un solo punto e precisamente nel vertice inferiore anteriore per mezzo di una bocca di lupo attorno al giunto a T , per ulteriore sicurezza si può aggiungere un cordino che colleghi il giunto alla cocca superiore del longherone verticale.

Le misure del progetto sono indicative e si possono senz’ altro incrementare o ridurre, con queste dimensioni ed un vento discreto non ci sono problemi per sollevare l’ attrezzatura fotografica.

E’ un aquilone dal volo molto stabile e la briglia ad un solo punto di attacco gli permette di orientarsi al meglio anche in condizioni di turbolenza.


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